Sono passati quasi 11 anni da quel Luglio 2001. Anagraficamente noi non potevamo, ovviamente, esserci ma il G8 di Genova ha lasciato qualcosa in ognun@ di noi. Ne abbiamo parlato con chi c’è stato, con chi l’ha solo vista attraverso giornali e telegiornali e ne abbiamo parlato tra di noi, a scuola, al monteore e in altra mille occasioni. Siamo stati a Genova l’anno scorso per il decennale e l’avvio di una nuova stagione politica; abbiamo sentito dentro di noi anche quella stagione di lotte, indelebile anche se vissuta a distanza. Carlo Giuliani, i pestaggi per le strade genovesi, la Diaz, le torture a Bolzaneto.
A quasi 11 anni di distanza chi ha gestito quelle giornate e quei massacri non solo non ha pagato anzi, gli si è srotolata innanzi una brillante carriera – in primis De Gennaro, ora Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio -.
A quasi 11 anni di distanza, essattamente il prossimo 13 Luglio, 10 persone rischiano di diventare i capri espiatori di quelle giornate e vedersi confermare in Cassazione una condanna a 100 anni di carcere complessivi per un reato, “devastazione e saccheggio”, figlio ed erede del codice penale fascista – Codice Rocco – e, per aggiungere un pizzico di modernità, “compartecipazione psichica”.
Non possiamo permettere che eventi di piazza, soprattutto importanti come Genova e che ha coinvolto centinaia di migliaia di persone, possano essere condannati in questo modo. Non possiamo perdere una battaglia così importante per la libertà di tutt@.
Genova non può finire così. Genova non deve finire così. Noi non ci stiamo, e tu?
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Luca Persico dei 99Posse per la campagna 10×100 e contro ogni carcere:
